Fuga su marte
Oggi il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato che questa lunga e noiosa quarantena non finirà più.
Sospettavo di questo spiacevole annuncio, perciò in questi mesi ho costruito un razzo che mi permetta di scappare via da qui e, siccome bisogna restare a distanza dagli altri, userò questa scusa per partire da solo.
Ho programmato la partenza per la settimana prossima, precisamente di giovedì, per saltare la verifica di inglese.
So che su Marte c’è acqua e ho deciso di andare lì.
…
Quando il razzo partì, fece un boato che lo sentì tutta la regione, ma non ci fu nemmeno il tempo di capire cosa fosse successo, che ero già nello spazio.
Il viaggio durò più o meno tre giorni.
Dallo spazio vidi cose bellissime, come il nostro pianeta terra, anche se me lo immaginavo più limpido, anche la luna e le stelle erano molto belle.
Vidi però anche cose strane come la mucca di zio Tony: ma cosa ci faceva li?
Arrivato su Marte, non essendo pratico a guidare il razzo, mi schiantai al suolo.
Scendendo dal razzo, mi aspettavo di essere solo soletto, lontano da scocciature come i genitori o i compiti per casa e, invece, mi ritrovai una intera metropoli di macchine volanti e di grattacieli che quasi sfioravano il Sole.
Quando entrai in città spuntò una macchina con le sirene,e così mi chiesi: “Ma mò la polizia che vuole da me?”. Da quella macchina uscirono due esseri barbuti, ma talmente barbuti che avevano la faccia totalmente ricoperta di peli e non riuscivo a distinguere nemmeno gli occhi e la bocca.
Ma avevano anche qualcos’altro di strano: indossavano solo dei pantaloncini, e le loro gambe erano verdi, ma verde pisello.
Cominciarono a farmi delle domande per sapere cosa ci facessi fuori casa e perché avevo la pelle bianca e non avevo peli sul volto.
Non mi diedero neanche il tempo di rispondere che mi dissero:
“Qui c’è la quarantena, ormai si esce solo per fare la spesa.”
Cosi dissi ai due poliziotti spaziali che sarei ritornato a casa, ma mentre rientravo verso il razzo dissi tra me e me:
“Certo che da questa quarantena non si scappa!”
Michele C.
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2 Commenti. Nuovo commento
Bellissimo racconto che denota oltre a un intelligente modo di esprimere le proprie sensazioni, una semplice e simpatica fantasia adolescenziale. Complimenti!
Fantasioso tema ricchissimo di contenuti, in fondo ciò che scrive denota un po’ di sfiducia nei confronti di una realtà in cui vive, pertanto immagina di andare su un altro pianeta pensando ad un vissuto migliore. Bravissimo