La solitudine non è la rarefazione delle presenze ma l’assenza di affetti. Nel periodo della difficoltà ci accomuna la percezione del non possibile, distogliendo l’attenzione da quanto è in realtà divenuto spesso più intenso, sorprendente, solidale.
Certo tutto entrerà a far parte del ricordo, ma dobbiamo essere altrettanto certi che le nostre comuni esperienze abbiano dato origine a nuovi orizzonti, di cui le persone più attente sono consapevoli.
Questo è il luogo della memoria, dove chi lo desidera può lasciare traccia di questo periodo, certamente difficile, tragico, ma da leggere con l’occhio di chi vede un nuovo, possibile, stile di vita.