BAMBINI-DONNE-UOMINI PROFUGHI
La mia emozione per i bambini profughi è grande!
In Italia la situazione loro è abbastanza difficile ma non troppo, perché da un lato noi li aiutiamo
accogliendoli, ma dall’altro loro non sempre si adeguano agli aiuti che gli stiamo dando.
Quando i profughi partono con i barconi , partono con pochissime scorte d’acqua, di cibo e con la
paura nel cuore, perché se affonda il barcone si devono mettere in salvo usando il salvagente e
nuotando, però certi purtroppo muoiono o arrivano in una terraferma ammalati.
A me dispiace per loro, ma non perché non mi interessa , anzi mi interessa ma non troppo , bensì
perché se fossi lì, al loro posto io non ce farei!
Adesso ripensadoci anche con questa situazione del Coronavirus, sembra che loro, i prufughi non
si sentano più nominare e sembra che si siano fermati e quindi non si muovano più dalla loro terra madre e si dice che si ammalino poche persone della loro razza di questo virus molto tragico.
Io credo che sia meglio che rimangano nella loro Terra e che stiano alle loro “case”, anche se forse
non si ammalerebbero troppo, come dicono, se fossero costretti a proseguire o iniziare un nuovo ,
doloroso viaggio della Speranza?
Alessandro T.
Articoli recenti
- LABORATORIO 6: Il linguaggio simbolico, di Michele Tos 16 Giugno 2020
- LABORATORIO 5: La ricerca storica, di Michele Tos 16 Giugno 2020
- LABORATORIO 4: La narrazione diacronica, di Michele Tos 16 Giugno 2020
- LABORATORIO 3: Il potenziamento lessicale, di Michele Tos 16 Giugno 2020
- LABORATORIO 2: La progettazione, di michele Tos 16 Giugno 2020
Commenti recenti
- Michele Tos su Essere DSA, tra mondo della scuola e del lavoro
- Jerry su Essere DSA, tra mondo della scuola e del lavoro
- Mario Micozzi su La Sicilia l’isola che c’è! di Matteo P.
- Michele Tos su La Sicilia l’isola che c’è! di Matteo P.
- Paoletta Colacelli su Fuga su Marte, di Michele C.